“Smontare” il bullismo dal basso, grazie all’impegno degli studenti e con l’aiuto del mondo della musica. Stiamo parlando di “Mabasta” e “Sbam”, due importanti iniziative contro il bullismo nate all’interno dell’istituto “Galilei-Costa” di Lecce.

“Mabasta”, il movimento anti-bullismo animato da studenti adolescenti

“Mabasta” è l’acronimo del “Movimento anti-bullismo animato da studenti adolescenti” creato dagli allievi della classe I^A della scuola leccese. I ragazzi hanno deciso di investire le proprie energie nel lavoro di gruppo per far capire ai bulli che i giovani contrari alle loro prepotenze sono tantissimi, e continuano a crescere. Tra gli obiettivi del movimento c’è la creazione di un sito web (attualmente in costruzione) per raccontare le storie delle giovani vittime del bullismo al fine di aiutarle, e per dare una mano agli stessi bulli, che, secondo i membri del gruppo, ne hanno forse più bisogno.

“Mabasta” è una realtà che gli studenti vogliono far crescere attraverso la ricerca di partnership con organizzazioni, associazioni, siti web e organi di stampa che si occupano di scuola e istruzione, oltre che del bullismo stesso. Your Edu Action, OrizzonteScuola e Aetnanet hanno già concesso il loro appoggio al movimento. Un’originale iniziativa proposta dagli studenti è la campagna “Classe Debullizzata”, con cui i ragazzi vogliono dimostrare che in Italia sono molto più numerose le classi in cui non avvengono episodi di bullismo, rispetto a quelle in cui giovani come loro subiscono ingiustizie, offese e prepotenze. Lo scopo è quello di far sentire i bulli isolati e in minoranza.

“Sbam”, una sberla al bullismo a suon di musica

Sempre all’interno dell’istituto “Galilei-Costa” di Lecce, la classe III^B risponde al grido di “Mabasta” con il progetto “Sbam”, acronimo di “Stop bullying adopt music”. Come recita il sottotitolo dell’iniziativa, “Una sberla al bullismo a suon di musica”, lo scopo dei ragazzi è quello di raccogliere e tradurre in italiano tutti i brani musicali che condannano l’atteggiamento dei bulli. Chissà che i bulli stessi, scoprendo che i loro idoli sono fermamente contrari ai loro comportamenti, decidano di smettere!

Il secondo obiettivo del progetto “Sbam”, coordinato dall’insegnante d’inglese Elisabetta D’Errico, è quello di invitare tutti i musicisti italiani a comporre sempre più canzoni con testi orientati a fermare il bullismo. L’appello dei ragazzi è rivolto soprattutto ai cantanti e ai gruppi musicali che hanno più presa sui loro coetanei. La musica può diventare il linguaggio universale che, toccando le corde giuste, sarà in grado di incitare le vittime a parlare, i bulli a smetterla con le prepotenze e il pubblico silente a intervenire.

Tra le due classi dell’istituto leccese esiste già una stretta collaborazione: tutti i testi tradotti grazie al progetto “Sbam”, infatti, saranno pubblicati sul sito internet di “Mabasta”, in una sezione appositamente studiata.

Musica, web, social network: la rivolta contro il bullismo parte dai giovani e sfrutta tutti i canali più utilizzati dai giovani stessi, parla il loro linguaggio per lanciare un messaggio positivo di opposizione a tutti gli atteggiamenti e i comportamenti che fanno perdere la serenità ad ancora troppi studenti, proprio negli anni più delicati della vita di una persona.

 

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